Scuola dell'Infanzia e Nido Integrato Giardino della Pace

Obiettivi & Mission

Mission e motto della scuola

“Serve un asilo che funzioni…”
Con queste parole il nostro fondatore Don Francesco Pellizzaro pensò ad un servizio che offrisse un ambiente educativo e d’ispirazione cristiana, capace di accogliere i bambini e le loro famiglie.

Obiettivi generali

1) Far acquisire al bambino capacità e competenze di tipo:

  • comunicativo
  • espressivo
  • logico

2) Maturare ed organizzare le componenti:

  • cognitive
  • affettive
  • sociali
  • morali

3) Consentire ai bambini di raggiungere traguardi:

Consolidare l’identità: significa imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato sperimentando diversi ruoli.

Sviluppare l’autonomia: comporta l’acquisizione della capacità di governare il proprio corpo maturando fiducia in se stessi e motivando le proprie opinioni e scelte.

Acquisire competenze: significa consolidare abilità imparando a riflettere sull’ esperienza attraverso l’esplorazione e l’osservazione.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza: significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise.

La Scuola dell’Infanzia “ Giardino della Pace” come Scuola di Ispirazione cristiana, è un ambiente comunitario che si fa proposta di valori umani ed evangelici.

Attraverso questa scelta educativa ai valori, la scuola conta sulla collaborazione della famiglia per una completa realizzazione delle proprie finalità. Le insegnanti e il comitato di gestione si pongono dunque tra gli obiettivi principali una positiva e fattiva collaborazione con le famiglie.
Il Curricolo di quest’anno ha come sfondo integratore il castello e i suoi abitanti. Tutte le unità di apprendimento relative al curricolo si trovano allegate a parte.

In particolare con l’introduzione dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, con l’entrata in vigore della legge 92/2019, tutti i campi di esperienza individuati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo possono concorrere, unitamente e distintamente, al graduale sviluppo della consapevolezza della identità personale, della percezione di quelle altrui, delle affinità e differenze che contraddistinguono tutte le persone, della progressiva maturazione del rispetto di sé e degli altri, della salute, del benessere, della prima conoscenza dei fenomeni culturali. Attraverso la mediazione del gioco, delle attività educative e didattiche e delle attività di routine i bambini potranno essere guidati ad esplorare l’ambiente naturale e quello umano in cui vivono e a maturare atteggiamenti di curiosità, interesse, rispetto per tutte le forme di vita e per i beni comuni. Il costante approccio concreto, attivo e operativo all’apprendimento potrà essere finalizzato anche alla inizializzazione virtuosa ai dispositivi tecnologici, rispetto ai quali gli insegnanti potranno richiamare i comportamenti positivi.

Valorizzazione della vita cristiana: Nella nostra scuola un paragrafo molto importante è da dedicare all’educazione religiosa in quanto, oltre a perseguire le finalità culturali proprie della scuola dell’infanzia, si vuole porre un accento particolare sulla formazione umana, religiosa, nel rispetto dei ritmi di sviluppo affettivo, emotivo, morale e sociale. Pertanto l’educazione religiosa rientra nel progetto educativo della scuola dell’infanzia, in relazione al diritto di ciascuno ad una educazione integrale. 
Come scuola dell’infanzia autonoma si vede come finalità primaria la formazione integrale del bambino nella sua individualità, irripetibilità e globalità, secondo la concezione cristiana della persona espressa dal Vangelo. (Indicazioni Nazionali 2012, legge 107 del 2015 comma 7).
Ai bambini/e viene data realmente una bella notizia, buona lieta, sempre sotto il segno della vita e dell’amore di Dio Padre, tanto buono da donarci tutte le bellezze che ci circondano suscitando un interesse spontaneo e un atteggiamento di meraviglia. Si cercherà quindi di sviluppare nei bambini/e sentimenti di amore e rispetto per la natura scoprendo in essa i segni di Dio Creatore, ringraziandolo per questo attraverso canti e preghiere spontanee. Vengono inoltre presentate ai bambini/e situazioni concrete, esperienze d’amore, di gioia, di perdono, di sincerità, di fiducia negli altri, di rassicurazione derivata dall’immagine di Gesù, amico di tutti, assicurando un ambiente educativo che porti il bambino/a ad acquisire un atteggiamento di ascolto e di risposta alla “vocazione” a cui è chiamato come persona. L’educazione religiosa diventa quindi un mondo di emozioni, di relazioni, di conoscenze da esplorare e da scoprire per farle diventare vita vissuta, rafforzando l’immagine positiva di sé e la fiducia nelle proprie capacità, vivendo l’accettazione, il rispetto, l’amore. Inserito nel contesto della nostra programmazione, il messaggio religioso diventa un’esplorazione avvincente perché muove sempre da esperienze tipicamente infantili, tratte dalla realtà quotidiana, dalle esperienze che i bambini vivono in famiglia, nella scuola, nell’ambiente sociale e nella comunità cristiana. In questo modo il bambino/a verrà aiutato a maturare la capacità di leggere la realtà aiutandolo a passare dai segni dell’esperienza religiosa al loro significato. L’approccio alla dimensione religiosa non è sovrapposto al resto dell’attività scolastica ma interagente e integrato con essa.