Scuola dell'Infanzia
Il progetto educativo
Il Progetto Educativo è uno strumento di lavoro per rendere l’azione educativa più mirata, continuativa ed efficace e rispondente ai bisogni reali.
Il Progetto Educativo nasce da comuni scelte di fondo e si esprime concretamente nel Piano dell’Offerta Formativa.
Esso è un’ occasione di confronto ed un comune impegno di crescita per tutti coloro che lavorano e collaborano nella scuola: Comitato di gestione, insegnanti, personale ausiliario e famiglie.
Il Progetto Educativo esprime l’identità della scuola, ispirata ai valori umani, cristiani e costituzionali e nasce in risposta ai bisogni dei destinatari (bambini e adulti) per un’educazione fondata sulla persona facendo riferimento alla Costituzione Italiana (art.30-34), alle Indicazioni nazionali per il Curricolo(2012) e agli Orientamenti Pastorali dell’Episcopato Italiano 2010-2020 “EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO”.
Cosa deve contenere un progetto educativo?
Il progetto educativo contiene l’indicazione e la descrizione delle metodologie didattiche prescelte. La metodologia didattica è la tattica specifica che dirige, mediante opportune strategie, un processo educativo verso il raggiungimento dei suoi obiettivi.
Identità della scuola
E’ una Scuola paritaria d’ispirazione cristiana e in quanto tale è un ambiente comunitario che propone valori umani ed evangelici riferendosi comunque alle nuove indicazioni, nelle quali la dimensione religiosa non manca, quando ad esempio si dice che ogni bambino è chiamato a confrontarsi con gli altri e a collaborare.
Tali considerazioni viste con un’ottica cristiana ricordano la carità e l’altruismo insegnati da Gesù.
Lo stile educativo è quindi fondato sui valori dell’accoglienza, della comprensione, della collaborazione con le famiglie, dell’amorevolezza, della rettitudine e della coerenza, assumendo un ruolo d’incoraggiamento e di promozione della stima di sè offrendo un’ attenzione particolare alla conoscenza, all’accoglienza e alla valorizzazione delle diversità.
Finalità
La finalità della scuola dell’Infanzia deriva visione di bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura. Essa, concretamente, per ogni bambino e bambina, si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.
Sviluppare l’IDENTITA’ significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze sperimentando ruoli diversi.
Sviluppare l’AUTONOMIA comporta l’acquisizione della capacità di “governare il proprio corpo, avendo fiducia di sé e degli altri .
Sviluppare la COMPETENZA significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione ed il confronto stimolando l’ attitudine a fare domande .
Sviluppare il senso della CITTADINANZA significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono con le relazioni e il dialogo.
Il fine principale della nostra scuola cattolica è dunque l’educazione umana e cristiana del bambino,la realizzazione della sua personalità, attraverso lo sviluppo dei doni di natura e di grazia, di cui Dio lo ha arricchito. La scuola si propone come:
- luogo di vita nel quale il bambino apprende attraverso il gioco
- luogo di crescita e di arricchimento personale,diverso e complementare a quello familiare
- luogo di confronto di esperienze
- luogo di una progressiva autonomia intellettuale e sociale
Traguardi per lo sviluppo delle competenze /1
La Scuola dell’Infanzia crea occasioni e progetti di apprendimento per favorire ciò che i bambini vanno scoprendo individuando nei campi di esperienza i traguardi per lo sviluppo delle competenze, che suggeriscono all’insegnante orientamenti per creare esperienze per favorire lo sviluppo del bambino.
IL SÉ E L’ALTRO
Il bambino sviluppa il senso dell’ identità personale,è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi,sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e sui valori e ragioni che determinano il suo comportamento.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.
Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contrsti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.
IL CORPO IN MOVIMENTO
Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.
Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze /2
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Il bambino segue con attenzione e con piacer spettacoli di vario tipo; sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte.
Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.
Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività.
Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare.
E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro- musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze /3
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e definirne le regole.
Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.
Riflette sulla lingua, confronta diverse lingue, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. E’ consapevole della propria lingua materna. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti.
Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.
E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.
Modalità di intervento /1
La presenza flessibile, ma stabile, dell’insegnante favorisce continuità e sistematicità del processo “d’apprendere costruendo” da parte del bambino. Il bambino infatti apprende inizialmente attraverso l’esperienza e la manipolazione, in seguito con sistemi percettivi e simbolici: dialogo, rielaborazione e confronto con gli altri.
La scuola si propone come luogo di arricchimento personale e come opportunità per una progressiva autonomia intellettuale e sociale operando sul versante educativo e didattico.
EDUCATIVO perché svolge ;
- funzione culturale offrendo contenuti e confronto che arricchiscono la persona
- funzione compensativa per svantaggio e handicap
- funzione preventiva per i casi di disagio o disadattamento
- funzione formativa- educativa
DIDATTICO perché sviluppa un curricolo caratterizzato da obiettivi, contenuti e metodi
adotta una didattica che valorizza il gioco, l’esperienza del bambino e le relazioni all’interno della scuola sulla base della collegialità determina:
- l’organizzazione della sezione
- le attività ricorrenti della vita quotidiana
- la strutturazione degli spazi
- la scansione dei tempi.
Modalità di intervento /2
Da qualche anno, in linea con quelle che sono le nuove indicazioni pedagogiche, apprese nei vari corsi di formazione, abbiamo sentito il bisogno di mettere in discussione il nostro agire educativo, partendo da un’idea di bambino curioso, capace e che impara e apprende agendo in prima persona nelle esperienze che vive quotidianamente.
Da qui siamo partite modificando prima gli spazi interni che non sono più solo spazi di gioco e intrattenimento, ma luoghi strutturati per stimolare curiosità ed esperienze sensoriali, emotive e cognitive nei bambini.
Quest’anno in particolare, ci siamo soffermate nel pensare e “costruire” anche lo spazio esterno, convinte del fatto che anche la natura educa e dà ad ogni bambino benessere psico-fisico.
La natura infatti offre un materiale vastissimo su cui ricercare e che viene continuamente reinterpretato dai bambini attraverso il gioco e l’esplorazione. I bambini possano scavare una buca, riempirla di foglie, fare montagne e percorsi con la terra, con i sassi, nascondersi come una volpe…
Attraverso l’osservazione abbiamo infatti notato che il giardino non è solo “luogo di sfogo, scivoli e altalene”, ma soprattutto è un ambiente che favorisce le relazioni, stupore, curiosità emotive e sensoriali e che stimolano al fare.
Un altro aspetto che abbiamo necessariamente cercato di curare è quello della SICUREZZA attraverso l’osservazione e il monitoraggio dei tanti materiali naturali a disposizione dei bambini ( sassi, tronchi, terra, sabbia, legnetti, bancali levigati e verniciati, semi, fiori, piante aromatiche…) per garantire il benessere e la sicurezza dei bambini.
Continuità educativa
La scuola non è in grado di assolvere tutti i compiti di istruzione, di formazione e di educazione. È perciò necessario “prevedere un sistema di rapporti interattivi” con le famiglie e con le agenzie educative del territorio garantendo una continuità orizzontale e verticale.
Per instaurare e mantenere una positiva collaborazione con la famiglia, le insegnanti curano con attenzione le relazioni quotidiane con i genitori, le assemblee di sezione per l’illustrazione del curricolo, i colloqui individuali per lo scambio di informazioni sui singoli bambini, le feste e i momenti di condivisione con le famiglie.
La continuità verticale deve tener conto dell’unitarietà delle esperienze che il bambino fa, dentro e fuori dalla scuola e si assicura con opportuni raccordi con gli ambienti dell’esperienza precedente, presente e futura che costituisce la “storia personale” di ogni bambino.
In particolare, la nostra scuola ha cura, attraverso un progetto d’integrazione con il nido Integrato, del passaggio dei bambini del nido alla Scuola dell’Infanzia.
La documentazione di questa “storia personale” viene raccolta in un FASCICOLO PERSONALE, che ha lo scopo di raccogliere i traguardi raggiunti dal bambino.
Dal progetto educativo al curricolo
Il “progetto educativo” rimane sostanzialmente stabile nel tempo e può subire qualche aggiustamento o richiedere qualche integrazione solo in seguito a cambiamenti importanti della vita della scuola o di nuove normative ministeriali.
Il “progetto” si traduce in “azione” attraverso la PROPOSTA FORMATIVA, esplicitata nel PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa) il quale viene rivista ogni anno e deve corrispondere alle esigenze specifiche dei bambini frequentanti, tenendo conto delle varie individualità, ma anche delle caratteristiche dell’aggregazione in gruppi-sezione. Anche nel caso che i gruppi-sezione non si modificano, anno dopo anno, la proposta formativa deve cambiare, poiché l’evolversi dell’età cronologica modifica comunque le dinamiche psicologiche e sociologiche, imponendo il perseguimento di sempre nuovi e diversi traguardi formativi.
Per realizzare ciò è necessario che l’insegnante in modo permanente, valorizzi la curiosità, l’esplorazione e il gioco del bambino e creando e favorendo occasioni e progetti di apprendimento.